Il progetto “mi cantìno” nasce nel 2007 per offrire a gruppi di musicisti dilettanti di Trani e dintorni, l’opportunità di presentare al pubblico la loro produzione musicale più recente. Fin dalla prima edizione sperimentale, il festival si caratterizza come un momento di aggregazione pacifica e festosa.
La kermesse ha il nome della corda più acuta della chitarra, ma il titolo vuole alludere a coloro che decidono di “cantinarsi”, di organizzarsi – cioè – tra amici, attrezzando alla buona uno spazio (cantina, box o il classico “sottano”), per condividere la passione per la musica. Il sottotitolo “il fermento che sale dal sottosuolo delle nostre città” esplicita meglio la volontà di raccogliere in questa rassegna ciò che di significativo viene prodotto dall’ingegno di queste persone.
La rassegna non pone alcun limite ai partecipanti (età, genere,…) se non quello di essere rigorosamente dilettanti. La sede della manifestazione è quella del centro Jôbêl di Trani, che permette di intercettare un pubblico sensibile alle finalità del progetto e di gestire agevolmente gli aspetti tecnico-logistici del progetto.
I gruppi partecipano alla rassegna a titolo totalmente gratuito. Le loro performances vengono registrate e, dopo la necessaria rielaborazione del materiale sonoro, ciascuna band riceve un “demo” Compact Disc da poter utilizzare per auto-promuoversi in altre occasioni riservate a dilettanti.
Il progetto prevede anche la realizzazione di una “compilation”. Un CD musicale che, oltre a fare memoria di ciascuna edizione, godendo di una diffusione a livello locale, garantisce alle band una visibilità che si estende oltre il luogo ed il momento della manifestazione.
Dal 2008, al 2014 hanno avuto luogo sette edizioni, cui hanno partecipato complessivamente 42 formazioni (oltre 170 musicisti), in larga parte provenienti da Trani. Tutti i concerti hanno registrato una crescente partecipazione di pubblico.
Nel 2011 il gruppo di lavoro riunitosi e consolidatosi intorno a “mi cantìno” ha dato vita all’associazione musicale “Ritmimisti” che, oltre ad organizzare le nuove edizioni del festival, ha lo scopo di ideare e realizzare nuove iniziative che, attraverso la musica, puntino all’aggregazione, al dialogo e alla crescita delle persone e del tessuto sociale del territorio in cui essa opera.
La kermesse ha il nome della corda più acuta della chitarra, ma il titolo vuole alludere a coloro che decidono di “cantinarsi”, di organizzarsi – cioè – tra amici, attrezzando alla buona uno spazio (cantina, box o il classico “sottano”), per condividere la passione per la musica. Il sottotitolo “il fermento che sale dal sottosuolo delle nostre città” esplicita meglio la volontà di raccogliere in questa rassegna ciò che di significativo viene prodotto dall’ingegno di queste persone.
La rassegna non pone alcun limite ai partecipanti (età, genere,…) se non quello di essere rigorosamente dilettanti. La sede della manifestazione è quella del centro Jôbêl di Trani, che permette di intercettare un pubblico sensibile alle finalità del progetto e di gestire agevolmente gli aspetti tecnico-logistici del progetto.
I gruppi partecipano alla rassegna a titolo totalmente gratuito. Le loro performances vengono registrate e, dopo la necessaria rielaborazione del materiale sonoro, ciascuna band riceve un “demo” Compact Disc da poter utilizzare per auto-promuoversi in altre occasioni riservate a dilettanti.
Il progetto prevede anche la realizzazione di una “compilation”. Un CD musicale che, oltre a fare memoria di ciascuna edizione, godendo di una diffusione a livello locale, garantisce alle band una visibilità che si estende oltre il luogo ed il momento della manifestazione.
Dal 2008, al 2014 hanno avuto luogo sette edizioni, cui hanno partecipato complessivamente 42 formazioni (oltre 170 musicisti), in larga parte provenienti da Trani. Tutti i concerti hanno registrato una crescente partecipazione di pubblico.
Nel 2011 il gruppo di lavoro riunitosi e consolidatosi intorno a “mi cantìno” ha dato vita all’associazione musicale “Ritmimisti” che, oltre ad organizzare le nuove edizioni del festival, ha lo scopo di ideare e realizzare nuove iniziative che, attraverso la musica, puntino all’aggregazione, al dialogo e alla crescita delle persone e del tessuto sociale del territorio in cui essa opera.